Agosto, spensieratezza e vacanze? Attenzione! È un mese che può gettare lunghe ombre. Perché sembra che tutto si fermi ma è un’illusione, come è un’illusione che niente di serio possa accadere in Italia perché tutti sono in ferie e pure il Parlamento è chiuso. Forse agosto è “il mese in cui ci si accontenta della propria vita, senza pensare a quella degli altri” ammonisce lo scrittore francese Pierre Adrian. Questo è un mese insidioso, e in effetti pure al sottoscritto è capitato di dover fare dei bilanci, segnati da una grandissima gravità.
Certo, i freelance e chi si organizza da remoto la professione potrebbero anche dare l’addio alle ferie agostane, come osserva un recente articolo de Il Sole 24 Ore:
Mentre ci sono aziende che sperimentano “ferie libere”, e cioè un modello che dà ai propri dipendenti massima flessibilità, anche in Italia ci si interroga sul se la parola “ferie” debba essere sempre accompagnata da “agosto”.
Vero, la possibilità di lavorare da luoghi diversi dall'ufficio permette di ri-organizzarsi, unire smart working alle vacanze o ad attività ludiche, e in questo caso è stato coniato il termine “workation”. Oppure, semplicemente, suddividere le vacanze in più momenti dell'anno.
Però agosto resta agosto, e come insegna il romanzo Rimini di Pier Vittorio Tondelli - dove un giornalista viene inviato nella celebre località balneare a dirigere l’edizione locale di un giornale - si rischia sempre di rimanere invischiati nel torpore estivo, nel caldo opprimente e nelle feste.
Quando arriva la minaccia di settembre il risveglio è brusco. Nel frattempo, buone vacanze ai nostri lettori dalla Redazione di Smart Working Magazine.