Quando il cambiamento è parte del DNA
Il passaggio di testimone alla guida di una grande azienda è sempre un momento carico di significato. Nel caso di Ikea, colosso mondiale dell’arredamento, il 5 novembre segnerà una svolta storica: per la prima volta il gruppo che gestisce la quasi totalità dei suoi negozi sarà guidato da un amministratore delegato non svedese.
Il nuovo CEO, Juvencio Maeztu, spagnolo, oggi vice amministratore delegato e direttore finanziario di Ingka, prenderà il posto di Jesper Brodin, che negli ultimi otto anni ha condotto Ikea attraverso una fase complessa e trasformativa.
Un’eredità fatta di visione e resilienza
Brodin ha dovuto affrontare sfide che avrebbero potuto mettere in crisi qualsiasi azienda: la scomparsa del fondatore Ingvar Kamprad, una radicale trasformazione del modello di business, l’ingresso nei centri città e la spinta decisiva verso l’e-commerce, le turbolenze della pandemia e le difficoltà della catena di approvvigionamento globale. Eppure, Ikea è rimasta fedele a se stessa, continuando a rappresentare per milioni di clienti un marchio di fiducia e accessibilità.
Questa resilienza non è frutto del caso. È il risultato di una cultura aziendale basata sul rinnovamento continuo, un principio che Maeztu sintetizza in poche parole: "Ikea è sempre basata sull’auto-rinnovamento — fare le cose ogni giorno un po’ meglio".
Dalla gestione locale alla leadership globale
Il percorso di Maeztu all’interno dell’azienda è la dimostrazione di come la crescita individuale possa intrecciarsi con quella collettiva. Entrato in Ikea nel 2001 come direttore di negozio in Spagna, ha poi guidato il punto vendita di Wembley a Londra e l’intero business in India.
Questa traiettoria è un esempio di mobilità interna e valorizzazione del capitale umano: Ikea non ha semplicemente scelto un nuovo capo, ma ha investito in una persona che conosce l’azienda dall’interno, che ne condivide i valori e che ha dimostrato di saperli declinare in contesti culturali e di mercato diversi.
Il cambiamento come leva strategica
In un’epoca in cui molte imprese subiscono il cambiamento come un’imposizione esterna, Ikea lo vive come un processo naturale. L’ingresso in mercati urbani più compatti, l’accelerazione digitale e l’attenzione alla sostenibilità non sono state semplici reazioni a nuove tendenze, ma scelte deliberate per rimanere rilevanti e vicini alle persone.
Questa mentalità è cruciale anche per il futuro. Maeztu parla apertamente di “molte opportunità per rendere Ikea più rilevante e continuare a crescere in tutto il mondo”. Non si tratta solo di vendere mobili, ma di progettare esperienze di vita e soluzioni per abitare che rispondano a esigenze in continua evoluzione.
Lezioni per il mondo del lavoro
La storia di questo passaggio di consegne ci ricorda che:
- Il capitale umano è un asset strategico – Investire sulle persone, riconoscerne il potenziale e offrire percorsi di crescita interna può generare leader in grado di guidare anche nei momenti più complessi.
- Il rinnovamento è un processo, non un evento – Non si tratta di rivoluzioni occasionali, ma di un’attitudine quotidiana a migliorare, sperimentare, adattarsi.
- La leadership non ha passaporto – La nomina di un CEO non svedese in un’azienda iconicamente svedese dimostra che l’identità di un brand non dipende dalla nazionalità, ma dalla capacità di incarnarne i valori e guidarne la missione.
Perché questa storia ci riguarda
Che si tratti di grandi multinazionali o di piccole e medie imprese, il messaggio è universale: saper rinnovare se stessi è la condizione per rimanere competitivi.
La carriera di Maeztu è una testimonianza di come l’impegno, la capacità di adattarsi e la visione possano trasformare un ruolo locale in una responsabilità globale. Ikea, dal canto suo, conferma che un’azienda di successo è quella che sa guardare avanti senza perdere la propria identità.
In un mondo in cui il cambiamento è l’unica costante, la vera sfida non è resistere, ma guidarlo. E per farlo servono leader che abbiano il coraggio di sentirsi “con le farfalle nello stomaco” e, allo stesso tempo, la determinazione di fare ogni giorno un passo verso un futuro più rilevante.