Fare impresa significa prendere decisioni. Continuamente. Che si tratti della prossima feature da sviluppare o di scegliere tra due candidati “abbastanza validi”, le giornate di un founder sono una lunga serie di scelte. Il problema? Più se ne fanno, peggio diventano.
Non è una debolezza: è neuroscienza. Si chiama decision fatigue, ovvero stanchezza decisionale. È il prezzo nascosto che si paga quando si cerca di fare tutto, sempre. E nei momenti cruciali — un pitch, un pivot, un'assunzione strategica — giudizi poco lucidi possono costarti credibilità, opportunità e persino un finanziamento.
La soluzione non è evitare le decisioni, ma progettare la tua giornata e il tuo carico mentale per proteggere la chiarezza. Ecco come funziona, dal punto di vista del cervello, e tre strumenti concreti per pensarci meglio… anche sotto pressione.
Come funziona la decision fatigue
Il lobo prefrontale (PFC), una sorta di CEO del cervello, gestisce valutazioni complesse, emozioni e scelte. Ma ha energia limitata. Ogni decisione consuma risorse cognitive, e con il passare delle ore la qualità delle scelte cala.
Uno studio sui giudici ha mostrato che la probabilità di concedere la libertà vigilata era molto più alta al mattino rispetto al pomeriggio — non per la gravità dei casi, ma per la stanchezza mentale accumulata.
Nel caso dei founder, la decision fatigue si manifesta così:
- Si scelgono opzioni “sicure” ma subottimali
- Si rimanda con la scusa di “aspettare chiarezza”
- Si perfeziona all'infinito il pitch deck ignorando il messaggio centrale
- Si dice “sì” a troppe cose pur di evitare conflitti
Se ti sei mai bloccato davanti a una dashboard piena di task “urgenti”… ci sei dentro.
Hack #1: Sali su una scala di priorità, non affogare in una lista
Il classico elenco di cose da fare è ingannevole: tratta ogni task come fosse uguale. Una scala di priorità ti riporta il senso delle proporzioni. Funziona così:
A inizio giornata (o settimana), organizza le attività in tre livelli:
- Gradino alto: cose che portano ricavi o sono cruciali per gli investitori
- Gradino medio: impattano il team o il cliente
- Gradino basso: compiti amministrativi o di basso impatto
Poi segui questa regola: inizia solo dal gradino alto. Se non puoi agire lì, allora (e solo allora) scendi. Studi mostrano che classificare mentalmente riduce l’ambiguità e conserva energia cerebrale.
Bonus: anche il team impara a usare la stessa scala. Meno tempo a discutere cosa fare, più tempo a farlo.
Hack #2: Fai un pre-mortem prima del pitch
Hai studiato i numeri, il deck fila… ma qualcosa non torna? È il cervello che ti segnala un rischio non considerato.
Ecco il pre-mortem: immagina che il tuo progetto sia fallito, e chiediti cosa è andato storto. A differenza del classico post-mortem (troppo tardi) o della risk analysis (troppo vaga), questo esercizio attiva l’amigdala — il radar interno per i pericoli — e la trasforma in strategia.
Versione startup:
- “È passato mezzo anno. Il round non è andato. Perché?”
- “Abbiamo assunto la persona sbagliata. Cosa ci è sfuggito?”
- “Il prodotto è stato un flop. Che ipotesi non abbiamo testato?”
Fallo 24 ore prima di un momento critico: potrai correggere rotta, scoprire punti ciechi e arrivare più lucido. È una fiducia che non viene dalla recita, ma dalla preparazione vera.
Hack #3: Fai un check di energia prima di decidere
Le buone decisioni non dipendono solo dalla logica, ma dallo stato del tuo cervello.
Secondo il modello Resilience Dynamic, quando siamo scarichi il pensiero si restringe, la creatività crolla, e diventiamo reattivi. Magari sai già cosa fare, ma se sei stanco, affamato o stressato… il PFC è offline.
Prima di una decisione importante, soprattutto con investitori o figure chiave, fai un rapido check su 4 aree:
- Fisico: hai dormito, mangiato, bevuto abbastanza?
- Emotivo: sei calmo, o stai reagendo a qualcos’altro?
- Mentale: hai spazio mentale per decidere, o ti serve una pausa?
- Direzione: questa scelta è in linea con gli obiettivi a lungo termine?
Anche solo 90 secondi di pausa consapevole possono ridurre lo stress e riportarti in uno stato di leadership, non di sopravvivenza.
Meno scelte, più lucidità
Le startup si costruiscono su decisioni coraggiose. Ma il coraggio non basta: serve chiarezza.
Proteggi il tuo giudizio come proteggeresti il cashflow:
- Elimina il superfluo
- Fai esercizi mentali prima dei momenti decisivi
- Tieni d’occhio la tua energia
Ogni ora spesa a rimuginare è un’ora in meno per crescere. Queste strategie non sono solo strumenti di efficienza, ma fondamenta per un vero sistema operativo da founder.
La chiarezza è un muscolo. Allenalo.