Con oltre la metà dei 'leader' aziendali che ha sperimentato burnout lo scorso anno, la crescita del corporate wellness non sorprende. Si tratta piuttosto di un segnale chiaro: salute mentale e performance lavorativa non sono mondi separati.
Il mercato globale del benessere aziendale è in forte espansione: dai 65 miliardi di dollari del 2024 si prevede arriverà a oltre 100 miliardi entro il 2032. Parallelamente, anche l’industria degli eventi, già da 1,1 trilioni nel 2018, è destinata a superare i 2,3 trilioni entro il 2026. Dopo anni di incontri virtuali, cresce la voglia di esperienze autentiche e connessioni reali.
Ma non si tratta più solo di grandi conferenze. Sempre più professionisti scelgono ritiri immersi nella natura, attività di meditazione o pratiche rigenerative. In molti Paesi europei è esploso il fenomeno delle saune selvatiche, mentre a livello globale i festival del benessere vengono paragonati ai festival musicali di massa.
Dietro questa evoluzione c’è un bisogno concreto: trovare uno spazio di recupero da pressioni crescenti, spesso ancora più pesanti per le donne, che statisticamente portano un doppio carico tra lavoro e vita domestica. Non è un caso che la comunità del wellness sia già in prevalenza femminile e che molte fondatrici o manager vi si riconoscano più facilmente.
Il punto di contatto con i seminari tradizionali è sorprendente. Lavorare sul corpo e sulla mente porta benefici come riduzione dello stress, maggiore focus e benessere emotivo: elementi che incidono direttamente sulle capacità di leadership, comunicazione e innovazione.
In sostanza, l’“inner work” diventa prerequisito per l’“outer work”. Proprio come nello yoga, dove conta più la pratica fuori dal tappetino che sul tappetino stesso, nel business la qualità del respiro e della consapevolezza personale determina la capacità di guidare e ispirare.
Non è un caso che molte figure di successo riconoscano il ruolo della meditazione o di pratiche affini nel mantenere lucidità e apertura mentale. La creatività raramente nasce sotto pressione costante: ha bisogno di spazi, pause e libertà.
“Health is wealth” non è più un semplice motto. Per leader e fondatori, curare se stessi significa creare le condizioni perché anche i team prosperino. E mentre il mondo del lavoro evolve, forse la vera nuova frontiera della formazione manageriale non si trova in una sala conferenze, ma in un ritiro di benessere.